Intervista a due - regista e protagonista

Pubblicato il 29 maggio 2023 alle ore 13:59

Intervista a due - regista e protagonista

SORRIDI E BASTA

intervista a due con la regista Naty ed il protagonista Vincenzo Di Vaio

 

Natascia in arte Naty e Vincenzo Di Vaio

 

- Naty Parlaci un po’ di te.

 

Sono Naty, ho 26 anni e vivo a Milano.
Ho preso in mano la mia prima fotocamera all’età di 14 anni.

Preferisco definirmi come una narratrice, poiché la fotografia e il cinema raggiungono il loro apice quando sono soliti raccontare grandi storie.

Gran parte del divertimento deriva dal giocare con la luce e il colore assecondati da un’immagine visivamente forte per trasmettere emozione attraverso immagini di una semplice vita quotidiana. Voglio prendere momenti reali e radicali e trasformarli in qualcosa di cinematografico.

Per me la fotografia raggiunge il suo apice quando racconta grandi storie.

Gran parte del divertimento deriva dal giocare con la luce e il colore trovando l'abbinamento perfetto tra i toni caldi e freddi, assecondati da un’immagine visivamente forte per trasmettere emozione, catturando momenti reali della vita quotidiana trasformandoli in scene da film. Mi diverto inoltre a creare ritratti cinematografici che ti portano in un mondo cyber-parallelo. Nominata da Sony come “una delle fotografe più influenti di oggi”, ho collaborato di recente con Time Magazine, il magazine più importante di New York. Le mie foto sono state parte di diverse esibizioni in tutto il globo da Milano, Roma, Napoli, Londra e molteplici volte a New York.

 

 

- Qual è stata la tua ispirazione per questo progetto?

Ho sempre amato il film originale di Joker (2019) e l’ho adattato alla società che vivo tutti i giorni qui a Milano. È stato molto difficile riportare un film di Hollywood nelle piccola Milano ma ne sono davvero soddisfatta.

 

- Vincenzo Di Vaio come protagonista, cosa ti ha spinto a scegliere lui e come avete lavorato sul set?

Avevo visto il profilo di Vincenzo l’anno scorso su Instagram, ci siamo scritti subito e sapevamo che dovevamo assolutamente collaborare per qualche progetto.

 

 

- Qual è il messaggio che volete mandare al pubblico?

Il messaggio principale che vogliamo mandare è quello di riflettere prima di giudicare chi avete davanti.

 

- Vincenzo com’è stato lavorare con Naty?

È stato molto divertente lavorare con lei ed il suo team, composto da ragazzi giovani e di talento.

Impazzivo quando dopo una scena improvvisata mi diceva “sei pazzesco, ho i brividi “.

Ricordo ancora la sua faccia quando uscii per la prima volta completamente truccato, per non parlare poi di Giuseppe Riccio e Keiden, è stato molto divertente per me vederli così stupiti.

Si è creata subito una sintonia con il team che ci ha aiutato a sviluppare tantissime scene interessanti.

Insieme abbiamo creato qualcosa di diverso, emozionante e d’impatto.

Portare un personaggio come Joker non è facile, sbagliare o non dargli il valore che merita è un attimo, ma sono sicuro che in questo corto, abbiamo raccontato qualcosa di molto profondo, che fa riflettere.

È stata una bellissima esperienza lavorare con tutti loro.

 

 

- Qualche aneddoto particolare sul set che vorresti raccontarci?

Molte persone ci fermavano incuriosite di vederci con tutta questa attrezzatura, poi si sa… vedere un Joker camminare nelle strade Milanesi sicuramente attirava molta attenzione.

 

- Vincenzo, il tuo primo ruolo da protagonista e ti vediamo nelle vesti di Joker. Cosa rappresenta questo personaggio per te?

Da quando ero adolescente, tantissime persone mi dicevano di somigliare incredibilmente all'imperatore Commodo del film “il gladiatore” ma a quell’età il cinema mi interessava poco.

Lo scorso anno, per gioco in uno degli eventi organizzati dalla mia agenzia “ValleMagic” ho voluto provare ad impersonificare il Joker di Joaquin Phoenix e lì è nata la magia.

La gente era rapita e solo grazie ad un provino in Rai con questo personaggio, quando anche gli addetti ai lavori rimasero senza parole sia per la fortissima somiglianza e sia dalla mia scena improvvisata (non avevo mai recitato prima) , ho iniziato a credere che forse, quella del cinema sarebbe potuta diventare la mia strada.

Ad oggi, a distanza di un anno, posso dire che quello che prima per me era un gioco, adesso non lo è più.

 

- Naty oltre a te e Vincenzo, vuoi parlarci degli altri componenti del team che hanno sviluppato il progetto?

Ho scritto questo progetto in parte da sola e all’inizio volevamo svilupparlo in inglese, poi cambiando idea verso la fine mi sono resa conto che dovevamo fare qualcosa per la nostra Italia, in italiano. Così ho scritto ad un mio amico scrittore, Christian Marcias che mi ha aiutato poi a tradurre il tutto in italiano con più enfasi. Una delle parti più importanti a parte l’editing incredibile di Giuseppe Riccio, è stata la musica. Sono veramente fortunata ad avere un produttore in casa, mio fratello, in arte Keiden. Ha subito colto quello che volevo, dai sound fx alle melodie che cambiano per ogni scena. È stato davvero un team working incredibile.

 

 

- Cosa vi aspettate da “SORRIDI E BASTA”?

Ci aspettiamo da Sorridi e Basta un riscontro non solo positivo ma altrettanto di valore. Non è mai stato fatto un “remake” del miglior film basato su un personaggio della DC Comics. Il budget di questo cortometraggio è stato 0 ma ognuno di noi ha dato il meglio e sono veramente fiera di avere un prodotto così di qualità.

 

- Vincenzo abbiamo sentito che ci sono altri lavori in programma, voi darci qualche piccolo spoiler?

In questo momento il mio viso è in trasformazione per impersonificare al meglio il protagonista del nuovo cortometraggio con Skynet.

Ci stiamo preparando a girare tutte le scene della storia di un giovane ex detenuto che vuole cambiare vita e non ricadere negli errori del passato, ma l’etichetta che ti mette la società è pesante e quindi vedremo nel profondo tutte le difficoltà che incontrerà nel suo quotidiano, le ingiustizie, il suo stato d’animo ecc…

Quello che succederà dopo, è tutto da scoprire.

Subito dopo queste riprese, sarò il protagonista di un cortometraggio ambientato nella Milano dell’alta moda, la Milano Fashion Week.

Il protagonista, giovane molto ricco, ha subito delle violenze in giovane età che lo hanno portato a crescere con dei mostri interni con la conseguenza di avere uno sdoppiamento della personalità.

Di giorno imprenditore nell’alta moda, di notte… non posso dire altro.

Ultimo lavoro che gireremo nell’estate sarà una web e tv serie dove i protagonisti saremo io, artista che ha voglia di emergere ed un bambino affetto dalla sindrome di down.

Sarà una storia molto toccante che farà riflettere, ma anche qui, non svelo altro.

 

Naty , Vincenzo, grazie davvero per questa meravigliosa intervista.

Seguite i nostri due meravigliosi talenti su Instagram @natybtw e @vincenzo.divaio ed andate sul web a vedere il meraviglioso ed emozionante

SORRIDI E BASTA

 

Fabrizia Erminia Malin


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